27 agosto 2006

traversata Piamprato - M.Marzo (2.756 mt) - Fondo

quota partenza: 1.551 mt
quota arrivo: 1.074 mt
dislivello in salita: 1.205 mt
dislivello in discesa: 1.682 mt
Italia - Piemonte - Torino
Valle Soana - Piamprato
Valchiusella - Fondo
Oggi vogliamo veramente superare noi stessi e decidiamo di tentare una traversata, sperando che il tempo ci accompagni.
Il percorso è lo stesso che avevamo già effettuato l'anno scorso, per salire sul Monte Marzo, ma questa volta abbiamo l'intenzione di proseguire e scendere in Valchiusella.
Partiamo dalla chiesetta di Piamprato che è ancora buio, ma si capisce che la giornata promette bene: il cielo è completamente stellato.
Poco dopo inizia ad albeggiare ed i colori sono veramente splendidi!A sorpresa, quasi in prossimità del Colle degli Orti abbiamo la fortuna di vedere una coppia di bellissimi ermellini, molto curiosi e giocherelloni.Arrivati in vetta il panorama è decisamente diverso da quello della volta scorsa, anche la croce, illuminata dal sole, sembra persino più bella. Un sogno!!!Proprio davanti a noi si apre la Valchiusella e sullo sfondo tutta la pianura eporediese, con il lago di Viverone ben evidente.Ruotando di poco lo sguardo si ammirano anche altre due vallate, quella di Piamprato e quella della Legna, già nel territorio della Valle d'Aosta, anch’essa molto bella ed incontaminata.Dopo aver pranzato in vetta riscendiamo la cima fino al Colle degli Orti, ma, anziché continuare il percorso fatto in salita, varchiamo il Colle e passiamo in Valchiusella.
Intanto ci raggiungono già le classiche e tipiche nuvole "di casa nostra"... Attraversiamo una ripida pietraia, spesso tra la nebbia, a seconda del vento.Dopo un'interminabile discesa, su di un percorso non troppo segnato, arriviamo all'Alpeggio delle Oche Inferiori, già conosciuto tempo fa per raggiungere la Bocchetta delle Oche.
Da qui ci immettiamo sul sentiero grosso, ben segnato, del GTA.Più si scende e ci si allontana, più si nota lo splendido profilo a triangolo del Monte Marzo, che visto dalla Valchiusella assume la caratteristica forma.
Avvicinandosi a Fondo e voltandosi in dietro, sembra quasi impossibile aver fatto tanta strada ed aver varcato un massiccio tanto selvaggio.
Una grande soddisfazione ed un magnifico ricordo da conservare per sempre nel cuore!

30 luglio 2006

Punta Verzel (2.406 mt)

quota partenza: 1.457 mt
dislivello totale: 949 mt
Italia - Piemonte - Torino
Valle Sacra - Castelnuovo Nigra
Decidiamo di partire nel tardo pomeriggio per poi cenare e dormire al rifugio Fornetto.
Il tempo non è dei migliori, in lontananza verso la pianura si vede piovere ed in generale ci sono molti nuvoloni, ma andiamo su ugualmente.
Inizialmente il sentiero sale lentamente, tra l'erba ed i cespugli di rododendri.
Dopo una svolta, guardando in alto verso la montagna, si inizia a vedere in lontananza il rifugio, nostro obiettivo della serata.Non molto dopo, il pendio si fa molto ripido, ma con l'aiuto di gradoni creati appositamente risulta leggermente meno dura.
Arrivati!!
Entrando sistemiamo gli zaini ed i sacchi a pelo al piano superiore, adibito a "zona notte", mentre a pianterreno prepariamo e consumiamo la cena.
E' molto ben attrezzato, non manca nulla: dall'acqua, alla legna, dalla luce al fornello.
Mentre mangiamo inizia a diventare buio fuori.
Le luci della pianura si accendono ed è uno spettacolo incredibile!!
Si distinguono benissimo i centri più vicini, ma anche la pista dell'aeroporto di Caselle e gli aerei che atterrano e partono. Bellissimo!!!
Inoltre non si sente nessun rumore, c'è un immenso silenzio, quasi irreale.
In questo clima, lasciamo la terrazza ed entriamo all'interno per la notte.
All'alba ci alziamo, il tempo sembra bello, ma le previsioni meteo non promettevano nulla di buono, quindi decidiamo di partire subito per la vetta, in modo da poter avere una buona visuale.
Il sentiero è sempre bello, nemmeno troppo ripido, se non per l'ultimo tratto il cui si deve passare tra alcuni massi di pietra, ma d'altronde... si va sulla cima di una montagna!
Sulla sommità è stata eretta una bellissima stele, molto particolare ed unica nel suo genere, costruita in ferro e vetri colorati.Il panorama è meraviglioso, in lontananza si vedono il Cervino ed il Monte Rosa, purtroppo tante altre cime importanti sono nascoste dalle nuvole, che si stanno avvicinando velocemente.
Proprio sotto di noi si vede benissimo la Quinzeina, molto bella da questa particolare angolazione.Guardando verso la pianura risalta molto la serpentina creata dalla strada che dal Pian delle Nere porta alla Cava. Un particolare ringraziamento per la bellissima avventura va agli "Amici della Montagna" di Castelnuovo Nigra, ed in particolare a Tom che ci ha accompagnati ed ospitati nel rifugio.