31 luglio 2004

Bocchetta delle Oche (2.415 mt)

quota partenza: 1.074 mt
dislivello totale: 1.341 mt
Italia - Piemonte - Torino
Valchiusella - Traversella - Fondo
Oggi decidiamo di percorrere il sentiero del GTA che da Fondo conduce alla Bocchetta delle Oche, valico verso Piambrato e la Valle Soana.Ci dirigiamo verso Tallorno e poi verso l'Alpe Pasquere, costeggiando il torrente Chiusella, nel suo vallone.
Ci sono vasti pianori erbosi con tantissime piante di mirtilli.Raggiunta l'Alpe Nova termina un po' il percorso "facile" e si inizia a salire, su di un comodo sentiero.
Si oltrepassano altri alpeggi, ben conservati, fino a raggiungere alcune baite, ancora abitate in estate, proprio sotto al Monte Marzo.
Finalmente, l'Alpe Oche inferiori.La Bocchetta però... è ancora lontana!
Intanto iniziano ad arrivare le tipiche nuvole ed anche un po' di nebbiolina, siamo alle solite... speriamo almeno non piova!
Passato il primo altipiano ne raggiungiamo un altro, senza baite, ma con tantissimi fiori, veramente molto molto bello e colorato!Continuando a salire, raggiungiamo infine la terza balza, quella dell'Alpe Oche Superiori. Non manca più molto, ancora una ripidissima ed ultima salita...
Siamo quasi totalmente circondati dalla nebbia, si vede pochissimo, ma, arrivati al colle, grazie ad una folata di vento, riusciamo ad avere un piccolo spiraglio di vista sull'altro versante.L'idillio dura poco, così ritorniamo sui nostri passi e scendiamo alle baite per pranzare.
Ad un tratto ci viene in mente che proprio in quella zona dovrebbe nascere il Chiusella, così ne iniziamo la ricerca.
Non conoscendo metodi scientifici per l'identificazione di una sorgente, abbiamo risalito con esattezza il rigagnolo fino ad arrivare in un punto in cui l'acqua usciva da una roccia come da una fontana... magari non è quella effettiva, ma... come si dice, l'importante è esserne convinti!

10 luglio 2004

Laghi della Buffa (2.176 mt) - Lago Liamau (2.336 mt)

quota partenza: 1.074 mt
dislivello totale: 1.262 mt
Italia - Piemonte - Torino
Valchiusella - Traversella - Fondo
Il giro che vogliamo fare non è dei più semplici perché è molto lungo, speriamo che anche il tempo ci accompagni, al mattino molto presto è bello.
Lasciata l'auto a Fondo, passando per Tallorno, proseguiamo subito verso l'Alpe Pasquere, dopo iniziamo a salire sul versante sinistro, nel vallone solcato dal Rio Spartore.
Ci sono molti alpeggi, alcuni ancora utilizzati, tutti in pietra, bellissimi.Il sentiero è abbastanza ripido e tutt'intorno ci sono principalmente rocce ed arbusti, poi tutto ad un tratto si apre una zona abbastanza pianeggiante, in direzione dell'Alpe Candele, molto verde, piena di fiori.Continuando ancora a salire si raggiunge poi un piccolo colletto dal quale si iniziano a vedere due laghetti, molto carini, ed erroneamente pensiamo che i Laghi della Buffa siano solo quelli.Scendiamo per avvicinarci al primo lago, raggiungiamo anche il secondo, più piccolo, poi volgendo leggermente lo sguardo a sinistra, notiamo che, dietro ad una roccia, se ne apre un'altro, ancora più bello dei precedenti e notevolmente più grande.
Le montagne del versante opposto si affacciano nel lago gelido, ancora circondato da parecchia neve. Molto suggestivo.Lasciando la conca dei laghi sotto di noi saliamo lungo un sentiero quasi inesistente, sprofondando un po' nella neve, ancora fresca.
La vista ora è splendida, si vedono gli specchi d'acqua da un'altra angolazione, nel loro insieme. Arrivati alla Bocchetta dei Burè, circa 2.300 mt, notiamo di esserci alzati parecchio, dopo pochi passi ci troviamo subito davanti al famoso Lago Liamau. Rimaniamo senza fiato. E' bellissimo!C'è ancora molta neve e la sua superficie è quasi completamente ancora ricoperta da uno strato di ghiaccio che crea un particolare riflesso azzurro.Facciamo un giro tutt'intorno, poi decidiamo di salire ancora fino ad un'altra bocchetta. Dall'alto si nota maggiormente quanto vasto sia questo lago alpino.Cerchiamo quindi di passare nell'altro vallone, quella del Rio Balme, raggiungendo i posti in cui ci eravamo fermati la settimana prima a causa del maltempo.
Già si vede in lontananza il Lago Sucal. Da questo punto in poi la situazione si fa più difficile, in quanto il percorso non è più segnato e non si sa dove passare, arrivati ad un certo punto ci troviamo nei paraggi del torrente, quindi cerchiamo prima di avvicinarlo e poi di attraversarlo.
Dopo alcuni momenti un po' impegnativi... riusciamo a raggiungere il sentiero che avevamo interrotto la volta scorsa, ripercorrendolo nella direzione opposta.
In pochi giorni la neve si è sciolta quasi completamente.Il Lago Sucal è sempre bellissimo, oggi possiamo vederlo nella sua totalità, senza che la nebbia ne limiti i particolari.Continuando a scendere ritroviamo anche il Lago Creus, che visto dall'alto, con piena visibilità, sembra incastrato nel manto erboso, attraversato dal piccolo fiume, che scende poi tra le rocce, verso la Bora ed Talorn.
Raggiunto poi il laghetto, dopo una breve sosta, riprendiamo la strada del ritorno, senza nessun problema, dato che il percorso non ci è nuovo.Questa è stata una passeggiata molto lunga ed impegnativa, ma particolarmente avvincente.
In una giornata sola abbiamo visto moltissimi laghi, paesaggi e ambienti completamente differenti tra di loro. Situazioni e scenari difficilmente immaginabili dal fondovalle.

03 luglio 2004

Lago Creus (1.962 mt) - Lago Sucal (2.122 mt)

quota partenza: 1.074 mt
dislivello totale: 1.048 mt
Italia - Piemonte - Torino
Valchiusella - Traversella - Fondo
La giornata inizia con uno splendido cielo blu. Lasciata l'auto a Fondo raggiungiamo la frazione di Tallorno passando per il vecchio sentiero, sempre molto suggestivo e tipico.Raggiunto l'abitato si prende un sentierino sulla sinistra, purtroppo poco segnato, non facile da trovare, e si inizia a salire, dapprima nel bosco poi su pendii erbosi e fioriti. Davanti a noi solamente la montagna, sicuramente da oltrepassare per raggiungere la nostra meta.Salendo per il sentiero notiamo in lontananza l'avvicinarsi di alcuni nuvoloni, speriamo non portino la pioggia... peccato era così bello il tempo al mattino presto... ma d'altronde in montagna è così, specie in Valchiusella!
Dopo una gran bella fatica dovuta alla salita abbastanza ripida raggiungiamo una baita, poi continuiamo quasi in piano fino a raggiungere il laghetto Creus. Da una parte è un po' una delusione, c'è poca acqua, è situato in un buco, ma... è particolare!
Sicuramente il cielo grigio non aiuta a valorizzarlo...
Molto bello è l'effetto creato dall'erba che ora occupa lo spazio che un tempo era del lago, sembra un grande tappeto verde, costellato da macchie di coloratissimi fiori gialli.Lasciandoci il laghetto a destra iniziamo a salire sulla sinistra, tra rocce, un po' di neve e parecchie nuvole basse che creano uno strano effetto nebbia.
Oltrepassiamo una bellissima cascatella tra le grosse pietre levigate dai ghiacci nelle epoche passate.Ad un tratto arriviamo all'altro laghetto, il Sucal. E' un piccolo gioiellino, peccato davvero per questa nebbia, che lo sottovaluta notevolmente.Continuiamo ancora un po' costeggiando il Rio delle Balme, ma la nebbia aumenta e decidiamo di fermarci anche perchè la neve è ancora molta, si sprofonda e non si riesce a trovare il giusto passaggio.
Riscendiamo quindi verso il lago Creus e, lasciando quella che viene chiamata la "Bora ëd Tallorn", facciamo ritorno verso casa, anche se il percorso è ancora lungo...